80 x 60 cm
Tecnica mista su tela
Realizzata in estemporanea a Montauro, l’opera raffigura il borgo calabrese con uno sguardo sospeso tra memoria e presente. Da un lato si innalza la chiesa principale, simbolo dell’identità collettiva, dall’altro si staglia la Gricia, antico granaio in muratura un tempo cuore pulsante dell’economia rurale del paese.
Le case, disposte come in un teatro silenzioso, sembrano osservare — immobili — il fluire del tempo. Sono spettatrici di una realtà che muta attorno a loro, ma che le lascia intatte nella loro essenza.
Un’opera che parla di radici e immobilità, di storia e contemplazione, in cui l’architettura stessa diventa racconto.
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